L’ Essenza

Un inizio . . .
IL VIAGGIO DELL’ ANIMA
Nel cielo violaceo di agosto galoppi di nuvole nere si rincorrevano in me come folli pensieri….. a piedi nudi nell’arte di Carlo Brenna, intrapresi un viaggio di assoluta liberazione e mi resi conto di come il pensiero sia la ricchezza più grande che l’essere umano possieda, in quanto è l’unica entità che può sopravvivere alla materia.
Mi tuffai nei suoi celestiali azzurri e ritrovai racchiusa nella sua affascinante pittura, tutta la mia anima: chiara, lucente. Ed incontrai l’assoluto, lo spazio infinito, perfetto, senza tempo.
Ed in questa voglia di infinito, di sovrumani silenzi, di pace senza tempo, il mio io divenne la parte integrante della sua opera, colmo di quel pathos che trascende i sensi.
Permeata da questa aura spirituale, fu con occhi nuovi che vidi Venezia,la città eterna, femminile per eccellenza. la contemplai: universale! la Serenissima! la bella orientale che danza al suono delle cavigliere, ebbra di incenso e di spezie.
Ed in Venezia, suo regno, quasi in un assolo, in una simbiosi perfetta, osservai la figura femminile, senza volto, l’essenza stessa del pensiero più puro.
Non ha volto, ma proprio per questo è onnipresente! È la testimone velata dei nostri pensieri, del nostro passato ancestrale, in cui ognuno può riconoscere la sua identità.
È Penelope che tesse il destino dell’uomo, è la maga Circe che ammalia, è la signora delle camelie, è Lara è Tonia è Esmeralda: è ciascuna di noi.
In un viluppo di memorie, scandagliai gli abissi della coscienza, le spirali del mio dna, e quando riaffiorai riconobbi le meraviglie dell’esistenza: l’acqua, l’aria, il desiderio di gioia, di sorrisi, la terra, il cielo.
E poi ancora ho sognato, navigato, volato, galoppato.
Ho superato cortine di rovi, ho visitato palazzi, segrete di castelli polverosi, dove ho sentito sussurrare, supplicare, gridare, la mia anima.
Catturata da questi pensieri, riarsa ed assetata da nuove certezze, mi ritrovai anche io come lui, “aldilà della siepe” che preclude lo sguardo ad un orizzonte, ad un assoluto che vive, esiste, in ciascuno di noi.

Ora lo so, ne ho la certezza.

 

la Gallerista